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venerdì 5 aprile 2013

La chiesa di San Salvatore a Canzano, la Cappella Scrovegni d’Abruzzo


L’ampia vallata del Vomano- Mavone è costellata da una serie di edifici romanici di grande valore artistico. Basti pensare all’abbazia di Santa Maria di Propezzano del XIV secolo, San Clemente, Santa Maria di Ronzano, San Giovanni ad Insulam e, nel cuore della Valle Siciliana, San Valentino di Isola.

Forse l’esempio più suggestivo di questa magnifica stagione del Romanico abruzzese è la chiesa dei S.S. Salvatore e Nicola, appena fuori l’abitato di Canzano.

È un monumento che lascia il segno raccontando una storia di fede e arte, scritta nel fascino delle sue pietre e del suo territorio.


L’antica pieve stupenda nella sua semplicità e linearità si presenta solitaria e austera, dall’alto dei suoi secoli di storia.

Bellissima la descrizione che ne fa il noto critico d’arte teramano, Giovanni Corrieri: “La ricchezza della decorazione pittorica di San Salvatore può essere oggi considerata, nonostante la sua frammentarietà, la Cappella Scrovegni d’Abruzzo per la persistenza del linguaggio giottesco, annunciatore di un successivo Rinascimento, che però da noi giunse il modo assolutamente improprio”.

Infatti, l’imponente ciclo di affreschi custoditi all’interno, malgrado vistose mutilazioni dovute dal tempo e dall’incuria dell’uomo, rimane uno dei più estesi e completi esistenti in Abruzzo.
È il frutto prezioso della proficua collaborazione di più artisti di scuola farfense, ispirati dall’insigne Giotto.

Il linguaggio artistico di questo grande pittore penetrò nel ‘300 da Rimini, fino alle Marche e poi in Abruzzo.
Si rimane stupiti, entrando nell’enclave del XII secolo, nell’ammirare opere come “Il Giudizio di Salomone” e “S. Anna e la nascita della Madonna”.

Poche notizie certe sull’ignoto architetto che mirabilmente utilizzò le pietre marroni per innalzare la massa muraria e i pilastri di questo capolavoro.



Gli articoli inseriti nella rivista sono redatti da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

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