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sabato 7 dicembre 2013

Premio Borsellino 2013 per il giornalismo a Sandra Rizza e Giuseppe Lo Bianco, giornalisti de “Il Fatto Quotidiano”


Sandra Rizza è giornalista, scrittrice di numerosi libri che rendono un tributo ad un genere oggi fuori moda, quello dell’inchiesta che interroga senza reverenze i risvolti nascosti della realtà e i suoi protagonisti, spesso rischiando molto.

Non accetta le parole troppo spesso imbrigliate, le penne opportunamente spuntate, le cronache monche o pilotate, rendendo davvero il giornalismo un servizio per la collettività.

La sua è una penna appassionata come è la vita di tutte le persone che s’impegnano per la giustizia.
Perché l’informazione o è libera o, semplicemente, non è informazione: è propaganda, demagogia.

Per il significativo contributo sui temi della legalità e della verità, per la sua passione e l’alto impegno professionale e civile.
Per aver dimostrato che è possibile un'informazione libera, critica e costruttiva.
In generale per la tenacia, la grinta, il rigore con cui prosegue le sue diverse strada, a Sandra Rizza il Premio Borsellino 2013 per il giornalismo.



Giuseppe Lo Bianco, giornalista la cui autorevolezza, unita all'impegno, ne fanno un modello positivo.
Giornalista che con i suoi articoli ha dimostrato di credere fino in fondo nella funzione sociale e civile di chi racconta e ragiona sui fatti.

Uno scrittore che con i suoi libri ci ha detto che solo una comunità consapevole, capace di raccontarsi con onestà, crea una democrazia sana, una democrazia viva.

Da giornalista vero - anche subendo per questo perquisizioni e intimidazioni - lui sa e denuncia che mai come in questi anni l’informazione corre il rischio di essere soffocata o asservita.

Lo Bianco ha una grande capacità, ormai rara nel panorama giornalistico italiano, quella di riannodare con perizia e pazienza la storia degli uomini, partendo dal particolare per raggiungere l’apice di alcune delle storie più controverse degli ultimi 20 anni: la trattativa infinita tra Stato e Mafia.

Lo Bianco è un giornalista senza paura, uno che fa i nomi, non si nasconde, nell'incedere del racconto crea curiosità nel lettore, l'invita a non credere alle verità di comodo dettate da media compiacenti, ma di entrare nel merito e nella profondità delle cose.

Nei libri “Il Gioco Grande”, “L’Agenda Rossa”, “Profondo Nero”, “L'Agenda Nera” ci ha regalato tante inchieste vere, di un militante che regala al giornalismo velinista una lezione di mestiere e onestà.

a Giuseppe Lo Bianco il Premio Borsellino 2013 per il giornalismo.

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