sabato 15 aprile 2006

I Banditi della Libertà: la straordinaria storia della Brigata Maiella

La straordinaria storia della brigata Maiella.
Partigiani senza partito e soldati senza stellette





A Giulianova presso il Circolo Culturale “Il nome della Rosa è stato presentato il libro “I Banditi della Libertà"
La straordinaria storia della Brigata Maiella, partigiani senza partito e soldati senza stellette” di Marco Patricelli a cura di Luca Maggitti (giornalista e scrittore ) e riprese video effettuate da Vincenzo Cicconi della Pacot Video.

«Siete duri come la pietra della vostra montagna».

Con queste parole, agli sgoccioli della seconda guerra mondiale, i partigiani di Asiago accoglievano i soldati della Brigata Maiella, fratelli d'armi.

Soldati stranissimi: provenivano dall'Abruzzo, indossavano impeccabili divise britanniche, erano inquadrati nel ricostituito Esercito italiano, avevano sulle spalline i gradi regolari ma non portavano le stellette sul bavero, sostituite da mostrine col tricolore; sul braccio, infine, uno scudetto col profilo bianco della Maiella e lo sfondo azzurro del cielo.

Quella Brigata si era costituita alla fine del 1943 come banda partigiana, aveva conquistato la fiducia degli inglesi, si era battuta al loro fianco.

La formazione era apartitica, i suoi componenti erano della più disparata estrazione sociale e di diversa convinzione politica, ma non avrebbero mai giurato fedeltà ai Savoia che ritenevano responsabili del disastro in cui era precipitata l'Italia.

Scacciati i nazifascisti dall'Abruzzo, la banda non si sciolse e decise di continuare nella guerra di liberazione.

I «maiellini» saranno per otto mesi filati in prima linea, nei ranghi della VIII Armata, al fianco dei polacchi del II Corpo d'armata, dopo essere stati inquadrati fino al giugno del 1944 nel V Corpo britannico.
Sono i primi soldati a entrare a Bologna libera, sventolando il tricolore, italiani tra gli italiani.
L'epopea della Maiella si conclude nel maggio del 1945 ad Asiago.

La bandiera della Brigata Maiella è l'unica di una formazione partigiana decorata con la medaglia d'oro al valor militare.

L’autore del libro è Marco Patricelli (Pescara, 1963), giornalista del «Tempo» e storico, è autore, tra l'altro, di Liberate il duce - Gran Sasso 1943: la vera storia dell'Operazione Quercia (2001, Premio Polidoro), e per UTET Libreria La Stalingrado d'Italia (2002), e Le lance di cartone (2004).


È consulente storico del TG della storia (Raiuno) e cultore della materia all'Università «Gabriele d'Annunzio» di Chieti.

Il video, della durata di circa 1 ora e 30 minuti, è stato pubblicato su due canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo: Blip.it e Vimeo.

E' stato inoltre pubblicato su diversi blog:
1 - La Città di Teramo e Provincia
2 - PacotVideo
3 - Pensieri Teramani
4 - Società Civile di Teramo
5 - Resistenza Teramana

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