Nelle varie incursioni museali che gli appassionati di arte possono compiere sul territorio abruzzese, la visita al Castello dei Piccolomini di Celano e al Museo della Marsica, rappresenta certamente uno dei momenti più alti.
Eppure sono veramente pochi affezionati dell’arte a conoscere questo luogo, incantevole scrigno di capolavori snobbati per mancanza di una seria promozione, oggi non insufficiente, oserei dire, assente completamente.
Siamo in un luogo dove la bellezza di una scena medievale inedita completa, mirabilmente, la fruizione di opere d’arte affascinanti.
Ciò che colpisce il cuore e rimane nell'intimo, una volta superato il grande portone, è l’ingresso nel cortile a doppio ordine, maestoso nel suo portico e con le arcate ogivali. Alzando gli occhi si è rapiti dalla proporzione armoniosa del loggiato superiore scandito da colonne sottili e da archi a tutto sesto.
La luce che penetra nella quiete dell’insieme, pare abbracciarsi amorevolmente con il pozzo centrale il quale evoca scene senza tempo.
È solo l’antipasto di un convito sontuoso.
Nel piano nobile del Castello che si erge nel centro della cittadina un tempo famosa per la bellicosità dei suoi abitanti, i Marsi, noti per la loro ferocia e la resistenza alla fatica oltre che per la bravura nelle armi, si snodano ben undici sale che corrono lungo tutto il loggiato e ospitano le opere d’arte del museo marsicano.
Per chi vi scrive, in gran parte sono state piacevoli sorprese.
Ero appena tornato da un passaggio purtroppo veloce nella zona archeologica di Alba Fucens che meriterebbe ben altro tempo e attenzione.
Ho trovato in una delle sale splendidi bassorilievi del XII secolo provenienti proprio dall'antichissima chiesa di San Pietro che insiste sui resti dell’antica colonia romana.
È un gradevole viaggio nel tempo quello che si può vivere in questa ampia sala tra reperti lapidei, frammenti di capitelli, pezzi di antichi amboni, frammenti di scene bibliche fra cui si identifica Giona tra il grande pesce che sta per inghiottirlo e piccole sirene vaganti, in cui l’arte del Romanico dà il meglio di se.
Una piccola sala accoglie anche la sezione archeologica della famosa Raccolta Torlonia di Antichità del Fucino, di quando l’ampia zona era caratterizzata dalla presenza del grande lago che occupava l’intera piana o quasi che si staglia sotto le falde della piccola montagna del Salviano, propaggine del maestoso Velino.
Panorami idilliaci tra frammenti di vita sul lago e piccole barche di pescatori si presentano attraverso bozzetti e dipinti.
S’intuiscono le case dei pescatori, le ville degli antichi Patrizi, la città di Celano con la possente cinta muraria anche in piccoli bassorilievi in pietra, che restituiscono la vivacità di un luogo che doveva rappresentare una notevole importanza sulla via che dalla capitale Roma, portava al mare Adriatico.
Una rivisitazione in chiave ideale di una vita che aveva il giusto equilibrio tra uomo e natura, vita e lavoro, svago e impegno.
Ma il bello deve venire.
Nella sezione religiosa, l’arte sacra si sviluppa attraverso statue di Madonne con Bimbo, Polittici con figure di Santi in estasi, omaggi a figure di Beati in contemplazione, fino alla bellezza pregiata di rari Crocifissi Processionali con preziose pietre incastonate.
Sono gioielli di oreficeria di cui l’Abruzzo ha il suo massimo artista in Nicola da Guardiagrele, nome famoso nel mondo intero.
Veramente un peccato che grida vendetta la cronica mancanza di promozione a questo Museo che meriterebbe frotte di visitatori e che invece trovo semivuoto ogni volta che arrivo a Celano.
Sono tanti i turisti che arrivano in paese, magari evadendo per qualche ora dal sole cocente dell’estate al mare.
Mancano dei cataloghi, mancano delle guide, poche notizie su internet, qualche foglio ciclostilato per alcune informazioni buttate qui e là, in linea con la assoluta gestione dilettantistica dell’apparato promozionale della nostra Regione.
Andate a vedere il castello, è ampio, ben tenuto, merita una visita anche per ammirare la vallata dall'alto delle merlature che costeggiano i camminamenti lungo gli spalti.
In estate ospita varie manifestazioni, spettacoli in costume d'epoca a uso e consumo dei turisti e di musica sia lirica che leggera.
E' un incontro con la storia, una passeggiata attraverso i secoli, dal medioevo ai giorni nostri da effettuare magari con i bambini che si meraviglieranno nei saloni antichi, osservando le armi di un tempo, le raffigurazioni dei guerrieri.
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Come arrivare a Celano:
A24/A25 RM-PE : uscita Aielli-Celano
da Napoli : A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Sora/ Avezzano/ A25 direzione Pescara/ uscita Aielli-Celano
Informazioni: Museo Nazionale d'Arte Sacra della Marsica tel. 0863-792922
ORARIO VISITE CASTELLO “PICCOLOMINI” CELANO (AQ)
Castello: dalle ore 9,00 alle ore 19,00 (chiuso lunedì)
Mostre: dalle ore 10,00 alle ore 18,30
Biglietteria: dalle ore 10,00 alle ore 18,00
Il Castello “Piccolomini” di Celano (AQ) è aperto ai visitatori tutti i giorni tranne il lunedì.
Il prezzo del biglietto è di pochi euro.
Visite guidate a cura dell'Ufficio Attività didattica:
dal martedì al venerdì su prenotazione:
tel. e fax 0863-792922
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Articolo di Sergio Scacchia pubblicato sul blog Paesaggio Teramano collegato alla rivista omonima.Sul blog "Paesaggio Teramano" possibilità di visionare o fare il download dei numeri della rivista già pubblicati.
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