La fondazione della cattedrale risale al 1287, quando un gruppo di monaci riuniti intorno all'eremita Pietro Angeleri diede avvio alla costruzione.
La leggenda vuole che il pio monaco benedettino, che viveva in un romitorio ai piedi del monte Morrone, durante una sosta presso l'altura aquilana di "Collemadio", ebbe in sogno la Vergine, che gli ingiunse di edificare su quel colle una chiesa.
Pier da Morrone passò alla storia per essere salito al soglio pontificio con il nome di Celestino V, incoronato nel 1294 proprio nella chiesa di Collemaggio.
Interrotta per qualche tempo la vita eremitica, egli aveva organizzato un gruppo comunitario come ramo dell'Ordine Benedettino, i cui componenti furono poi chiamati Celestini, dalla cui solerte attività prese piede quello che poi divenne il più grande cantiere abruzzese.
Nel 1289 la chiesa fu consacrata e nel 1294 essa doveva essere giunta a compimento nelle strutture essenziali, giacchè potè ospitare l'incoronazione del papa.
Insieme al tempio si sviluppò l'attiguo monastero che, in linea con i complessi conventuali benedettini, comprendeva la foresteria. il refettorio, l'aula consiliare, un vasto chiostro ad arcate ogivali e le celle dei monaci.
Nei secoli successivi la chiesa subì profondi cambiamenti, dovuti ai frequenti terremoti ed alle conseguenti ricostruzioni.
Alla metà del XIV° secolo fu costruita la grande abside centrale, fu messa a punto la pavimentazione tardo-cosmatesca e fu avviata l'elevazione della meravigliosa facciata. portata a compimento nel secolo successivo.
Nel XVII° secolo se ne iniziò la trasformazione barocca.
Il terremoto del 1703 fu la causa della radicale trasformazione che alterò la suggestiva spazialità dell'interno; le strutture romanico-gotiche furono infatti occultate da sovrastrutture e decorazioni settecentesche, i rosoni della facciata furono murati e la zona presbiteriale fu coperta da una cupoletta.
Gli effetti della radicale trasformazione del '700 furono tuttavia annullati dall'intervento di restauro promosso dalla Soprindentenza tra il 1970 e il 1972, che consentì di recuperare la primitiva, grandiosa spazialità dell'intero edificio.
Il sisma del 6 aprile 2009 non ha danneggiato la tomba di Celestino V, conservata allinterno della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, che pure è stata duramente colpita dallonda sismica.
Ma la nuova, violenta scossa, quella che nella serata di martedì 7 aprile, intorno alle 19.50 si è abbattuta di nuovo sui territori già provati, avvertita chiaramente anche nel vicino Molise, ha aggiunto danni ai danni, dolore al dolore, crepe, lesioni, rovine agli edifici e al patrimonio architettonico, colpendo anche la chiesa di Collemaggio.
Il video è stato realizzato da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.
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