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martedì 25 settembre 2012

69° Anniversario Battaglia di Bosco Martese


Il 25 settembre 2012 in località Ceppo l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, in collaborazione con la Provincia di Teramo e il Comune di Rocca S.Maria, ha celebrato il 69° Anniversario della Battaglia di Bosco Martese, la prima battaglia campale della Resistenza italiana.
Un numeroso gruppo di partecipanti ha sfilato in corteo dal piazzale del Ceppo fino al Monumento al Partigiano, nel Bosco Martese.

Dopo la deposizione di una corona d’alloro Mirko De Berardinis, Segretario Provinciale dell’ANPI di Teramo, ha dato inizio alla commemorazione della Battaglia di Bosco Martese.

Sono intervenuti:
Mario De Nigris, comandante partigiano,
Michele Arcaini, partigiano che ha combattuto la Battaglia di Bosco Martese,
Stefania Guerrieri, Sindaco di Rocca Santa Maria (TE),
Mauro Martino, Presidente Consiglio Provinciale di Teramo
Antonio Topitti, Presidente Sezione ANPI "M.Mobili" di Teramo,
Antonio Franchi, Senatore e Presidente Provinciale ANPI Teramo.

Oltre ai famigliari delle vittime, alle Autorità civili e militari, alle Associazioni combattentistiche e d'Arma e diversi partigiani all raduno hanno partecipato oltre 300 ragazzi in rappresentanza delle scuole di tutto il territorio provinciale, dalla costa all’entroterra.

Il 69esimo anniversario è stato dedicato alla memoria del capitano dei carabinieri Ettore Bianco che fu alla guida della formazione dei 1.600 partigiani che diedero vita alla battaglia di Bosco Martese.

CRONISTORIA DELLA BATTAGLIA DI BOSCO MARTESE

A 40 km da Teramo, al termine della strada del Ceppo nel Comune di Rocca Santa Maria, a 1400 metri di altitudine c'è Bosco Martese, immerso tra i Monti della Laga della Provincia di Teramo.
Il 25 settembre 1943, la località di Bosco Martese fu teatro della prima battaglia in campo aperto della Resistenza Italiana contro i nazisti.

Già dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si erano concentrati nella zona nuclei dell'esercito guidati da numerosi ufficiali fra i quali il tenente colonnello Guido Taraschi e i Capitani Gelasio Adamoli e Giovanni Lorenzini.

Numerosi furono i giovani teramani che salirono a Bosco Martese, tra i quali noti antifascisti teramani come Mario Capuani ed Ercole Vincenzo Orsini (Medaglie D'oro della Resistenza), i fratelli Rodomonti e Ammazzalorso e gruppi di militari inglesi e jugoslavi sfuggiti alla prigionia dei tedeschi.

Nel giro di pochi giorni si radunarono a Bosco Martese circa 1600 uomini tra militari e popolo, comandati dal Capitano dell'Arma dei Carabinieri Ettore Bianco ed uniti da un comune sentimento di antifascismo ed indipendenza nazionale.

La casa cantoniera del Ceppo, presente ancora oggi, divenne sede del Comando Partigiano.

Il comando tedesco, non appena informato della concentrazione di forza partigiane sull'Appennino teramano, il 25 settembre 1943 inviò verso Bosco Martese un battaglione di truppe d'assalto motorizzate.

Lungo il tragitto i tedeschi catturarono presso il Mulino De Jacobis un gruppo di cinque giovani partigiani, che utilizzarono inizialmente come scudi umani, a protezione della colonna motorizzata.

Prima dell'arrivo a Bosco Martese furono barbaramente fucilati: Luigi De Iacobis, mugnaio; Guido Belloni, falegname; Mario Lanciaprima, impiegato di banca; Gabriele Melozzi, contadino; Guido Palucci, falegname, portiere della Teramo Calcio.

Poco dopo, la Battaglia partigiana divampò contro le truppe tedesche e l'intero battaglione fu neutralizzato sotto un potente schieramento armato.
Ai tedeschi non restò altra soluzione che la ritirata.

Nelle ore successive, tentarono un secondo attacco ma lo sbarramento partigiano riuscì a fermare l'avanzata nemica.

Sconfitti sul piano militare i tedeschi ricorsero all'arma del terrore e della rappresaglia: fu presentata al Prefetto e al Podestà di Teramo la minaccia di bombardare e radere al suolo l'intera Città, con la fucilazione di 100 ostaggi per ogni tedesco ucciso, se la formazione di Bosco Martese non si fosse arresa.

La rappresaglia colpì barbaramente militari ed antifascisti.
Il 26 settembre 1943 i tedeschi arrestarono tre carabinieri della Stazione di Pascellata di Valle Castellana (TE) ed un alpino, con l'accusa di complicità nei confronti dei partigiani.
I tre militari dell'Arma dei Carabinieri e l'alpino furono fucilati dai nazisti in località Sella Ciarelli.

Gli antifascisti Mario Capuani ed Ercole Vincenzo Orsini furono catturati ed uccisi senza processo.

La notizia della Battaglia di Bosco Martese fu diffusa da Radio Bari e da Radio Londra e segnò la storia come la prima Battaglia in campo aperto della Resistenza Italiana.

Pertanto, per questa lunga storia di lotta per la Libertà con sacrifici di Partigiani e civili, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, conferì nel 2005, la Medaglia d'Oro per la Resistenza al labaro della Provincia di Teramo.


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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 22 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

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- blog di Pensieri Teramani

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