E' lì dai primi anni del II secolo sotto l'imperatore Adriano che, udite, udite, era originario di Atri, l'antica Hatria romana.
Questa cavea è la testimonianza di come fosse importante l'antica Interamnia per i popoli italici prima e per i Romani dopo.
La nostra città aveva qui il suo cuore, intorno all'odierna piazza Martiri e fino all'attuale santuario della Madonna delle Grazie. In questo teatro si svolgevano spettacoli non cruenti.La grandezza della struttura si può immaginare sia perchè i resti sono a oltre tre metri sotto l'attuale strada e per le numerose arcate che oggi non ci sono più ma che allora si contavano in almeno venti.
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Articolo di Sergio Scacchia pubblicato sul blog Paesaggio Teramano collegato alla rivista omonima.Sul blog "Paesaggio Teramano" possibilità di visionare o fare il download dei numeri della rivista già pubblicati.
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