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domenica 22 giugno 2014

Blockhaus: terra di pastori e briganti


Il brigantaggio in Abruzzo ha radici antichissime, soprattutto nel territorio protetto della Majella.
Tra il Seicento e il Settecento e ancor prima nel Cinquecento con il famigerato Marco Sciarra e la sua banda, la povertà indusse gli uomini della montagna a unirsi nei saccheggi e nelle imprese delittuose.

Intorno al 1860, poi, una dura legislazione piemontese che disattese la riforma agraria, acuì i divieti e la povertà nel popolo, reprimendo sanguinosamente ogni forma di protesta.

C’è un luogo bellissimo, immerso nella natura, che ha una grande valenza storica.
Si trova nei pressi del Blockhaus, vetta che si affaccia sia su Chieti sia su Pescara, all’estremità settentrionale del parco Majella.

Qui i visitatori salgono attraverso le strade che da Pretoro, Roccamorice con gli eremi celestiniani o Lettomanoppello, porta fino ai duemila metri sia per sciare in inverno sia per respirare una boccata d’aria pura in estate.

Gran parte dei turisti si ferma al piazzale, perdendosi una passeggiata meravigliosa tra scenari montani bellissimi e pezzi di storia su pietre.

Incontri ravvicinati con pini mughi, rocce, animali come capre selvatiche, camosci, aquile, panorami sui selvaggi valloni di Selvaromana e Orfento, accompagnano gli escursionisti fino a un posto dove parla anche la storia.

Il sentiero è un vero viaggio nel passato.

Si incontrano i resti del fortino Blockhaus, costruito nel 1866, testimonianza di assoluta importanza del brigantaggio successivo all’Unità d’Italia, luogo anche di rifugio per i pastori e, soprattutto la cosiddetta “Tavola dei Briganti”.

Si tratta di una roccia piatta che si raggiunge facilmente con questo percorso segnalato e molto evidente grazie anche ai segnavia del CAI.

Il tracciato costeggia la cima di Monte Cavallo, scendendo verso i prati di Selletta Acquaviva.
Una piccola deviazione conduce alle iscrizioni su pietra.

Per capire meglio di cosa si tratta, tra le tante scritte, si legge ancora:
Nel 1824 nacque Vittorio Emanuele. Prima del 1860 questo era il regno dei fiori, oggi è quello della miseria”.

Arrivati in questa località dove si può riposare, fare picnic e bere acqua di sorgente, si torna indietro per la stessa strada e in tutto avrete impiegato meno di due ore. Si può scegliere di proseguire se si è allenati e un po’ esperti di montagna.

Il sentiero a mezza costa diventa più impegnativo fino al bivacco Fusco a 2500 metri da dove si apre un meraviglioso belvedere su uno degli anfiteatri più belli d’Abruzzo:
Le Murelle con branchi di camosci in libertà.

In meno di un’ora si conquistano i 2694 metri del monte Focalone, la vetta più a settentrione nella Majella, da dove la vista spazia alla vetta più alta del complesso, il famoso Monte Amaro.

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Articolo di Sergio Scacchia pubblicato sul blog Paesaggio Teramano collegato alla rivista omonima.
Sul blog "Paesaggio Teramano" possibilità di visionare o fare il download dei numeri della rivista già pubblicati.
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COME ARRIVAREA25 Roma-Pescara, uscita Alanno-Scafa, quindi SS5 direzione Scafa, prendere a sinistra per Pianopuccia, Lettomanoppello e Passo Lanciano. 
Da qui indicazioni per Majeletta e Blockhaus. 

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