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sabato 30 ottobre 2010

Salvatore Di Landro alla cerimonia di premiazione del XV° Premio Paolo Borsellino

Il Procuratore Generale di Reggio Calabri Salvatore Di Landro nel suo intervento di ringraziamento per il Premio Borsellino ricevuto ha confessato che in alcuni momenti si sente l’assenza dello Stato e riafferma principi universali, quali il fatto che il potere, senza controllo, scade nell’arbitrio e nel dispotismo.









MOTIVAZIONE DEL PREMIO

Per il grande impegno profuso nella promozione dei valori della legalità.

Per aver resistito alla prepotenza della mafia che crede di poter travolgere tutto e tutti pur avendo conosciuto la crudeltà della violenza mafiosa ndranghetista su postazioni di prima linea.

Per aver resistito alle giuste e umane paure e, con la tenacia sua e dei suoi collaboratori, contribuito ogni giorno concretamente alla costruzione di una società più giusta necessariamente fondata sulla legalità e sulla fiducia nelle istituzioni.

Interpretando il bisogno della collettività che chiede diritti e sente il bisogno di una società fondata sui più alti valori: a partire dalla giustizia.

Ispirandosi agli stessi principi e agli stessi valori che hanno animato la vita di Paolo Borsellino.





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