Incontro l’amico e giornalista Walter De Berardinis, anima del frequentato sito internet www.giulianovanews.it in un freddo pomeriggio di dicembre.
È lui l’addetto stampa e portavoce istituzionale di una iniziativa bellissima che ogni anno, il 26 dicembre, da diciassette edizioni, regala il Presepe vivente della parrocchia di San Flaviano in Giulianova.
È una manifestazione religiosa e culturale da portare avanti tra mille difficoltà.
“Il presepe, Sergio, si svolge nel cuore del centro storico al buio e senza luce artificiale, solo con le torce.
Un narratore racconta la scena.
Si apre con un corteo di figuranti, mediamente duecento persone tra adulti e bambini, il materiale occorrente viene tutto dai privati, compreso i fondaci dove si svolgono le scene.
Le varie associazioni di volontariato, Carabinieri, polizia penitenziaria tutti a riposo, CRI e protezione civile coordinano il deflusso della gente e la sicurezza.
Gli abitanti del centro storico hanno un pass e ingresso riservato.
L'orario dell’evento è dalle 18:00 alle 22:00, un massimo di quattro ore dato il freddo pungente.
E' sempre gratis, naturalmente.
Difficoltà economiche, naturalmente!
“Non c’è un euro in cassa, Sergio, anche gli sponsor storici sono in difficoltà.
Non paghiamo nessun figurante, nessun rimborso spese per chi recita in questo antichissimo borgo degli Acquaviva.
Riusciamo comunque con l’aiuto dei cittadini e del buon Dio, a proporre un evento di rilievo.
Hai idea di quante cose occorrono?
C’è bisogno di una squadra di pronto intervento per falegnameria, elettricità, un service per casse, luci, mixer e microfono, costumisti, truccatori, ecc., insomma una cosa grande!
Invito tutti a visitare il sito www.presepevivente.net, gestito dal poliedrico regista, Domenico Canazza, anima della manifestazione.
È un grande giuliese, che coltiva varie arti, soprattutto quello dello spettacolo. Grazie a lui ogni anno la natività ha un gusto diverso, ogni scena è inedita.
Un esempio?
Scritte enormi fatte con cubi di polistirolo, troni giganti per ribadire la potenza di Roma, una stella enorme, una piazza fatta solo di tanti teli e danzatrici e angeli in bianco, un'altra piazza con un enorme corona e un Erode piccolo.
Non le solite scene del falegname o del fabbro.
Canazza desidera che la gente rifletta, pensi, si domandi, torni a casa a prendere in mano la Bibbia.
I problemi sono comunque tanti e non solo di ordine economico: ad esempio chi recita la parte del Bimbo?
Da quando è chiuso il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Giulianova non ospitiamo più nascituri.
Alla fine di maggio, mia figlia Giulia è stata l'ultima femmina nata.
Sono quattro edizioni che il divin Bimbo non è nato in città ma in altri ospedali.
Con il freddo che fa a dicembre i neonati utilizzati nella manifestazione sono anche più di tre.
E poi, i giovani latitano.
Negli ultimi anni abbiamo deciso di adottare la formula del bando per far partecipare ragazzi e ragazze, insomma dare una scossa alla manifestazione, rendendola più vicina alla gioventù”.
Uno dei momenti più belli nella preparazione?
“Sicuramente le selezioni per la Sacra Famiglia.
Quella sera c'è il nostro fotografo ufficiale Vladimiro Di Stefano che scatta istantanee a tutti.
Poi iniziano le prove di coppia.
In una seconda sessione, con foto alla mano, il comitato confronta e valuta.
Di solito la spunta sempre il San Giuseppe più vecchio che riesce a trasmettere il senso di saggezza e di misticità del papà di Gesù.
Per la parte di Maria è tutto diverso.
Non guardiamo mai alla bellezza in se, ma quello che il viso può trasmettere agli spettatori.
Carisma, certo, ma soprattutto purezza”.
Non c’è dubbio! Il 26 dicembre saremo tutti insieme a godere di questo spettacolo divino nel cuore di Giulianova.
Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".
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È lui l’addetto stampa e portavoce istituzionale di una iniziativa bellissima che ogni anno, il 26 dicembre, da diciassette edizioni, regala il Presepe vivente della parrocchia di San Flaviano in Giulianova.
È una manifestazione religiosa e culturale da portare avanti tra mille difficoltà.
“Il presepe, Sergio, si svolge nel cuore del centro storico al buio e senza luce artificiale, solo con le torce.
Un narratore racconta la scena.
Si apre con un corteo di figuranti, mediamente duecento persone tra adulti e bambini, il materiale occorrente viene tutto dai privati, compreso i fondaci dove si svolgono le scene.
Le varie associazioni di volontariato, Carabinieri, polizia penitenziaria tutti a riposo, CRI e protezione civile coordinano il deflusso della gente e la sicurezza.
Gli abitanti del centro storico hanno un pass e ingresso riservato.
L'orario dell’evento è dalle 18:00 alle 22:00, un massimo di quattro ore dato il freddo pungente.
E' sempre gratis, naturalmente.
Difficoltà economiche, naturalmente!
“Non c’è un euro in cassa, Sergio, anche gli sponsor storici sono in difficoltà.
Non paghiamo nessun figurante, nessun rimborso spese per chi recita in questo antichissimo borgo degli Acquaviva.
Riusciamo comunque con l’aiuto dei cittadini e del buon Dio, a proporre un evento di rilievo.
Hai idea di quante cose occorrono?
C’è bisogno di una squadra di pronto intervento per falegnameria, elettricità, un service per casse, luci, mixer e microfono, costumisti, truccatori, ecc., insomma una cosa grande!
Invito tutti a visitare il sito www.presepevivente.net, gestito dal poliedrico regista, Domenico Canazza, anima della manifestazione.
È un grande giuliese, che coltiva varie arti, soprattutto quello dello spettacolo. Grazie a lui ogni anno la natività ha un gusto diverso, ogni scena è inedita.
Un esempio?
Scritte enormi fatte con cubi di polistirolo, troni giganti per ribadire la potenza di Roma, una stella enorme, una piazza fatta solo di tanti teli e danzatrici e angeli in bianco, un'altra piazza con un enorme corona e un Erode piccolo.
Non le solite scene del falegname o del fabbro.
Canazza desidera che la gente rifletta, pensi, si domandi, torni a casa a prendere in mano la Bibbia.
I problemi sono comunque tanti e non solo di ordine economico: ad esempio chi recita la parte del Bimbo?
Da quando è chiuso il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Giulianova non ospitiamo più nascituri.
Alla fine di maggio, mia figlia Giulia è stata l'ultima femmina nata.
Sono quattro edizioni che il divin Bimbo non è nato in città ma in altri ospedali.
Con il freddo che fa a dicembre i neonati utilizzati nella manifestazione sono anche più di tre.
E poi, i giovani latitano.
Negli ultimi anni abbiamo deciso di adottare la formula del bando per far partecipare ragazzi e ragazze, insomma dare una scossa alla manifestazione, rendendola più vicina alla gioventù”.
Uno dei momenti più belli nella preparazione?
“Sicuramente le selezioni per la Sacra Famiglia.
Quella sera c'è il nostro fotografo ufficiale Vladimiro Di Stefano che scatta istantanee a tutti.
Poi iniziano le prove di coppia.
In una seconda sessione, con foto alla mano, il comitato confronta e valuta.
Di solito la spunta sempre il San Giuseppe più vecchio che riesce a trasmettere il senso di saggezza e di misticità del papà di Gesù.
Per la parte di Maria è tutto diverso.
Non guardiamo mai alla bellezza in se, ma quello che il viso può trasmettere agli spettatori.
Carisma, certo, ma soprattutto purezza”.
Non c’è dubbio! Il 26 dicembre saremo tutti insieme a godere di questo spettacolo divino nel cuore di Giulianova.
Articolo redatto da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".
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