All’alba di un mattino d’estate l’uomo cammina sul sagrato della chiesa.
Ha un cappellaccio bisunto, ingentilito da un nastro colorato, folta barba bianca e abbigliamento trascurato che gli danno aria da eremita.
Mi guarda mentre dal piccolo balcone della piazza scatto foto al sole nascente sul mare di Alba Adriatica.
Poi preso dalla curiosità, mi chiede se di professione sono un fotografo.
Reporter, gli rispondo, per hobby, aggiungo.
Se ne va tirando boccate da una pipa dopo aver sbarrato gli occhi all’ombra di cespugliose sopracciglia e a me, pare deluso. Si aspettava forse qualche grosso personaggio cui regalare storie del paese. Evidentemente uno scribacchino locale non gli dà affidamento.
Torno a scattare immagini.
Colonnella è un paese dove potresti trovare a ogni angolo spunti per un servizio fotografico.
Dall’alto del minuscolo belvedere al centro del paese la spiaggia sembra una creazione della fantasia.
Prima della distesa d’acqua la vista s’imbatte nei puntini multicolori delle migliaia di ombrelloni variopinti che fanno da sfondo a un immaginario fatto di scenografie per una varia umanità in costume da bagno.
Volgendo lo sguardo all’altra parte, gli occhi si riempiono della maestosità di cime tanto amate nel Gran Sasso e nei monti della Laga che promettono frescura e passeggiate corroboranti.
Sotto la collina, nella valle del fiume Vibrata, ferve la vita lavorativa dei campi con vigne e ulivi e delle mille piccole fabbriche che fanno di questa zona, al confine delle Marche, la parte più produttiva del teramano.
Colonnella, uno dei paesi più belli della provincia, è davvero come evoca il nome, un militare con stelline a guardia di un territorio che regala un caleidoscopio d’immagini di rara intensità.
L’etimologia viene forse per la sua antica posizione di “colonna d’Ercole” al confine dell’antico Regno di Napoli o forse dal nome del suo feudatario principale che ne volle l’incastellamento.
La visita a questo paese confinante con l’ascolano marchigiano è un nuovo, inedito percorso d’arte, di sapori e tradizioni che trasportano idealmente il visitatore, coinvolgendolo e affascinandolo in tutti i sensi.
È bella non poco la piazza del Popolo su cui prospetta la parrocchiale dei S.S. Cipriano e Giustino.
Ancor più bella la ripida salita di via dello Statuto che porta a Piazza Mazzini con il Torrione del secolo XVI costruito su basamento medievale. Colonnella da questa torre svettante con l’orologio che riesci a vedere da ogni parte, non si sottrae agli sguardi.
Si lascia, anzi, coccolare con i tetti, le grondaie ramate, le vie strette, le sue improvvise vedute che lasciano immaginare una sottile linea attraversante paesaggi, monti, colline, pianure e coste.
È come essere appesi su di un filo argenteo che unisce e connette un abitato con la sua natura dolce e placida, ricca di contrasti e contraddizioni.
Un consiglio: addentratevi nelle vie di questo borgo incastellato regalando tempo e tranquillità alla vostra visita.
Ne rimarrete entusiasti!
"Antichi palazzi costruiti su un'alta collina,
un intreccio di viuzze e scalinate,
diverse piazzette caratteristiche,
un panorama incantevole, unico,
l'aria salubre, fresca,
questa e' Colonnella."
Ennio Flaiano
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Articolo di Sergio Scacchia pubblicato sul blog Paesaggio Teramano collegato alla rivista omonima.Sul blog "Paesaggio Teramano" possibilità di visionare o fare il download dei numeri della rivista già pubblicati.
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