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mercoledì 1 maggio 2013

La Via dei Borghi: dodici paesi in pochi chilometri

Lucio De Marcellis e il Coordinamento Ciclabili Teramane ci guidano a un’esaltante e facile passeggiata sulle colline teramane, tra cultura e natura

Quando l’inverno non consente lunghi itinerari, chi ama trascorrere ore in ambiente, scopre itinerari vicini d’insospettabile bellezza.

La “Via dei Borghi”, ideata dal Coordinamento delle Ciclabili Teramane, è un percorso adatto sia per chi ama camminare sia per chi utilizza una mountain bike.


In pochi chilometri collinari, l’itinerario collega diversi borghi nei comuni di Teramo, Montorio al Vomano e Torricella Sicura.

Da quest’ultimo paese a sei chilometri dal capoluogo, il percorso è tabellato fino a Frondarola e presto le indicazioni arriveranno a Rapino grazie ad un’associazione locale di salvaguardia del territorio.
 Si parte da Teramo procedendo sulla Strada Provinciale 48 di Bosco Martese fino a Torricella Sicura.
La strada è frequentata in tutte le stagioni, da camminatori di ogni età.

Giunti nella piazza principale, intitolata all’eroe della Resistenza teramana, Mario Capuani, di fronte alla chiesa parrocchiale di San Paolo si prosegue su strade secondarie, verso il quartiere Case Romani, costeggiando la sede del Museo e presepe etnografico “Le genti della Laga” e della Comunità Montana della Laga.

Poco più avanti c’è l’abitazione dei fratelli Giorgio e Saverio Romani, valorosi patrioti morti durante la 1° Guerra Mondiale.
Dopo la breve discesa si risale al borgo di Piano Grande costeggiando la Fonte Vecchia, recentemente restaurata.

Ai margini del centro storico, che meriterebbe una sosta, si svolta a sinistra, direzione Cavuccio.
Dopo un’ulteriore breve discesa-salita si costeggia la chiesetta di S. Nicola.
Si attraversa il borgo di Cavuccio e, in prossimità della croce, si svolta a sinistra.

Un tratto in terra battuta conduce al cimitero; superatolo, si attraversa la strada provinciale e subito dopo il fosso Rio.
In breve si raggiunge Villa Tordinia.

Qui si percorre un breve tratto di strada provinciale verso monte, in prossimità del primo tornante s’imbocca la via secondaria a sinistra.

Volendo si può proseguire sulla strada principale per visitare il borgo storico di Villa Ripa e poi ricongiungersi all’itinerario che conduce all’antica chiesa di S. Maria di Ponte a Porto nell’agro di Frondarola.
La chiesetta sorge sull’argine sinistro del fiume Tordino, in un luogo, dove vi era un antico passaggio sulle acque.
Nella piana adiacente si svolgeva l’ultima fiera d’estate delle greggi prima della transumanza verso le Puglie.
La manifestazione negli anni ’20 si spostò ai margini dell’abitato di Frondarola, dove mantenne la tradizione fino agli anni ’60.

Ora si attraversa quello che era, nei tempi antichi, il ponte a pietre squadrate della Via Cecilia.

Nella descrizione dello storico Niccola Palma, la strada romana dalla Salaria, raggiungeva l’Interamnia (Teramo) proseguendo fino a Castrum Novum (Giulianova).

Quest’antica arteria è testimoniata anche dalla pietra miliare indicante il miglio romano CXIIII, rinvenuta a Valle S. Giovanni nel 1993, custodita nei depositi del Museo archeologico di Chieti.

Attraversando il ponte sul Tordino si raggiunge la provinciale, a Travazzano.

Si prosegue verso valle per raggiungere il bivio di Frondarola, sede di un antico castello, dal quale si gode un panorama a 360° verso la catena del Gran Sasso, la Maiella, La Laga, i Monti Gemelli.

La gita potrebbe proseguire verso la vicina Rocciano da dove è possibile tornare a Teramo lungo un percorso in terra battuta, attraversando il quartiere Mezzanotte.

Chi ha gambe forti può invece dirigersi verso il minuscolo abitato di Rapino, su strada asfaltata.

È possibile scendere nella valle del Vomano e per un antico tratturo lungo l’argine sinistro del fiume, raggiungere Piane di Collevecchio.

Negli anni ‘80 qui sono state rinvenute antiche cisterne romane. Gli storici hanno ipotizzato la presenza delle terme.
La sorgente di acque sulfuree attende la valorizzazione del comune di Montorio.

La strada asfaltata sale a Collevecchio.
Attraverso l’ex statale (ora dismessa e con traffico nullo) è possibile tornare a Frondarola e a Teramo, attraverso Rocciano.



Gli articoli inseriti nella rivista sono redatti da Sergio Scacchia, autore tra l'altro di tre libri:
"Silenzi di Pietra" e "Il mio Ararat" e "Abruzzo nel cuore".

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